Amo così tanto la mia città, come una creatura... che nel viverla giornalmente mi vergogno di farne parte, di essere un anconitano. Mi vergogno di avere un'amministrazione, non disattenta ai problemi della città, ma alla sua inefficenza a gestirla, a renderla viva, bella, appetibile a un turismo che non è mai esistito. Mi sconvolge, invece, la grande capacità di questa amministrazione del suo saper trovare soluzioni assurde, brutte, incomprensibili, inadeguate in tutto ciò che prova a creare. Un esempio per tutti? Mi sono domandato diecimila volte chi è il fornitore delle panchine del nostro comune e chi sceglie le panchine per le nostre misere piazze: sono le panchine più sfigate, scomode, antiestetiche che abbia mai visto in tutta italia. Mi fermo qui. Le cose più impegnate, dagli arredi urbani alla pulizia, dalla gestione dei giardini ai bivacchi dei barboni, dalla invivibilità del centro causato dall'assurda isola pedonale alla invivibilità delle periferie che sono diventate isole ghettizzate, alcune di queste cose le denuncio con esplicative immagini. Ancona potrebbe essere un gioiello di città, una bomboniera italiana. Vorrei tanto sapere quali interessi economici, politici e di potere possono spingere, in passato emeriti sconosciuti poi assurti a "nostri" amministratori, a distruggere tali beni. Danaro e potere teneteli, ma rispettando gli altri. Rispettando voi, o massa gelatinosa di pseudo amministratori.
martedì 8 aprile 2008
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